venerdì 24 febbraio 2012

Ciao papà...

Pian piano ci si abitua anche al dolore, e lo sai che un po' alla volta andrà meglio...
Si, la testa lo sa bene... è il cuore che è duro da convincere...
La voglia di fare-dire-pensare è proprio poca, ma da qualche parte devo pur iniziare...
... oggi comincio da qui...

Papà non c'è più.

E non riesci a capacitartene, non riesci a rendertene conto...
Ovunque guardi, lui è lì...
E ti aspetti sempre di vederlo sbucare dal retro, pulendosi le mani nei calzoni...
E di vederlo attaccare bottone con uno sconosciuto al mercato, creandosi in un attimo un nuovo amico...
E una crepa si forma sul soffitto, e ti chiedi chi ti aiuterà adesso a sistemarla...
E chi ti chiamerà per ricordarti costantemente di controllare l'olio alla macchina?
E all'improvviso ti mancano gli abbracci goffi, e le mani grandi, e quel modo tutto suo di fare le cose...

La polmonite se l'è portato via in un attimo, lasciandoci confusi e smarriti e feriti e arrabbiati...
Stava bene papà, a 66 anni è normale avere qualche malanno, ma era un uomo indomabile e inarrestabile, con millemila progetti a cui dedicarsi con entusiasmo, e una valigia piena di sogni ancora da realizzare.
Era un uomo energico papà, e si buttava a capofitto in ogni impresa, donandosi senza riserve...
Era un uomo generoso papà,  ma anche severo, inflessibile, testardo, eppure incredibilmente tenero e giocoso...
Sempre in movimento, sempre attivo, con una grande inventiva e un cuore immenso...
Anche quando gli dicevamo che non era più un ragazzino, che doveva rallentare un po' e riposarsi, non c'era verso di farlo stare fermo un momento, perchè "chi si ferma è perduto, e per riposarsi c'è tempo", ed eravamo noi "giovani" a rincorrerlo con l'affanno, cercando di tenere il suo passo.
E adesso papà è partito per un ultimo grande viaggio, lasciandoci indietro, con un immenso vuoto nel petto e la consapevolezza di dover trovare da soli la nostra strada e il modo giusto per percorrerla, giorno dopo giorno, un passo alla volta...

Come ha detto zio, una candela accesa può accendere altre mille candele spente, ma mille candele spente non possono accenderne neanche una.
Ecco papà, tu per noi sei stato quella candela accesa...
Con la tua luce e il tuo calore, la tua gioia di vivere, la tua generosità e il tuo coraggio, hai saputo riscaldare e accendere le nostre vite.
Porteremo sempre nel cuore la tua fiamma.

4 commenti:

  1. le mie più sentite condoglianze. Mi dispiace tantissimo, non ci sono parole.... mi dispiace davvero tanto...

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  2. Mi trovo a passare per caso..e leggo il tuo dolore..
    non ti conosco..ma conosco quel dolore.....
    è vero ..col tempo il dolore si placa..ma ti restera'
    il ricordo ..quello nessuno potra' cancellarlo...
    vivra' per sempre in te donandoti la forza per andare avanti!!
    Un forte abbraccio da me!!

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